L’aumento dei prezzi delle materie prime registrato negli ultimi tempi ha riguardato tutti i settori della nostra economia. C’è tensione anche sui prezzi di lamiera ed alluminio.
Quali sono le prospettive per i prossimi mesi? In questa intervista Walter Tonon, Responsabile Acquisti spiega come viene gestita la situazione attuale in ECLISSE

In che modo questo fenomeno ha impattato su ECLISSE?
L’impatto è stato notevole a livello finanziario ma non abbiamo avuto problemi di approvvigionamento, né avuto ritardi nelle consegne ai clienti, grazie alla rapida decisione delle Direzione di aumentare gli acquisti fin da inizio anno, indipendentemente dai prezzi.
Di fronte alla scarsità di materiale molti fornitori privilegiano gli acquirenti che sono in grado di garantire il pagamento se non addirittura effettuarlo in anticipo.
In questo ECLISSE è avvantaggiata grazie alla liquidità e alla solidità finanziaria capitalizzate in anni di gestione attenta, quindi la situazione ci mette in allarme, ma non in difficoltà.
Quanto è aumentato il prezzo della lamiera e dell’alluminio dall’inizio di questa fase?
Per quello che riguarda la lamiera, l’andamento a 12 mesi mostra un aumento attorno al +135%, mentre per l’alluminio il fenomeno è stato più contenuto e siamo di fronte ad una maggiorazione che va di poco oltre il +65%, comunque livelli che non si erano mai visti prima d’ora. L’anno in corso non è ancora finito, continua la scarsa reperibilità e bisogna necessariamente piazzare gli ordini con largo anticipo.
Noi ci siamo già assicurati forniture necessarie per coprire il fabbisogno previsto fino a fine anno e stiamo lavorando per le coperture del 2022.
Quali sono i canali d’acquisto?
I nostri interlocutori per la lamiera zincata, la materia prima per noi più importante, sono due: l’acciaieria e i centri di servizio, ovvero l’anello di congiunzione tra l’acciaieria e il cliente finale. Per i grossi volumi possiamo spuntare i prezzi migliori rivolgendoci direttamente all’acciaieria. Il centro di servizio invece è in grado di offrire un’assistenza individuale, più dettagliata e rapida, ed è decisivo nel caso avessimo bisogno di forniture urgenti.
Ci sono segnali di un prossimo, progressivo ritorno alla normalità?
Questi incrementi sono iniziati a luglio 2020, quando c’è stato il primo segnale di aumento dopo la stagnazione dovuta alla pandemia. Tutte le materie prime avevano subito un crollo.
Da allora l’industria si è però progressivamente ripresa ed è iniziato parallelamente il progressivo aumento dei prezzi, dovuto anche ad un’evidente speculazione finanziaria. Segnali di un’inversione di tendenza rilevante al momento non ce ne sono, anche se dopo la pausa estiva c’è stato un calo della domanda da parte di settori importanti per volumi d’acquisto, come l’industria dell’automobile e dell’elettrodomestico; questo potrebbe comportare una maggiore disponibilità di materiale e di conseguenza una diminuzione del prezzo della lamiera zincata.
Inoltre, c’è stato un significativo decremento della quotazione sull’importazione dalla Cina del minerale ferroso impiegato per la produzione dell’acciaio, seguita anche da una diminuzione dei coils a caldo/decapati; anche questi potrebbero essere dei timidi segnali del cambiamento in atto e potrebbero determinare degli effetti sul secondo trimestre del 2022.
Quali altri materiali di interesse per il settore sono di scarsa reperibilità?
Il cartone sta diventando un grosso problema. Alcune tipologie al momento sono introvabili ed è diventato necessario ingegnarsi per trovare rapidamente delle alternative. Il legname è di difficile reperibilità, alcune essenze non sono più disponibili in particolari spessori o lo sono a prezzi folli. Un esempio è l’OSB che noi
utilizziamo, il cui prezzo è triplicato, oppure i listelli in abete giuntato, anch’essi introvabili ed il cui prezzo ha raggiunto livelli mai visti prima. Anche il granulo per estrudere o stampare certi componenti in plastica ha subito degli aumenti importanti.
Questa scarsa reperibilità ci obbliga a inviare gli ordini con molto anticipo. Siamo riusciti a garantire gli approvvigionamenti per coprire il fabbisogno e assicurarci un magazzino minimo fino alla fine di quest’anno, abbiamo già concluso impegni a copertura del primo trimestre 2022, ma il lavoro è impegnativo e complesso.
Ci sono state quindi importanti ripercussioni nella gestione del magazzino?
Abbiamo dovuto necessariamente aumentare gli spazi dedicati non solo al magazzino delle materie prime, ma anche dei prodotti che commercializziamo. Ora le aziende sono a pieno regime, non ci sono vuoti produttivi, tutti acquistano più materiale del necessario per evitare di trovarsi completamente sprovvisti, quindi è necessario avere del materiale supplementare subito disponibile. Prevedo che la maggior parte delle aziende chiuderanno l’anno con notevoli giacenze in magazzino.
Quanto conta in tutto questo la relazione con i fornitori?
Il rapporto tra ECLISSE e i suoi fornitori è molto buono. Abbiamo fornitori storici con cui collaboriamo praticamente da sempre. Io sono qui da 18 anni e ho sempre lavorato con la maggior parte di loro. Cerchiamo sempre di selezionare aziende operanti nel nostro territorio ed economicamente sane, che condividano con noi i valori di correttezza e rispetto. Lo scorso anno, alla chiusura generalizzata delle attività produttive, in accordo con la proprietà, abbiamo mandato immediatamente comunicazione ai fornitori, tranquilizzandoli che avremmo onorato tutte le fatture nei termini stabiliti e mantenuto il nostro impegno su tutte le posizioni aperte.
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